Renato Zero presenta il nuovo album Atto di Fede e il suo tour al Circo Massimo
È stato annunciato con quasi un mese di anticipo, il sensazionale evento previsto per il giorno 8 di aprile, con uno spettacolare countdown sui social. La foto in primo piano di Renato con sfondo bianco, successivamente accompagnato ogni giorno da una nuova frase fino al fatidico momento. I fan, i “sorcini”, si sono interrogati per giorni nei commenti sul senso di un tale conto alla rovescia, se fosse riferito all’uscita di un nuovo album o di un nuovo tour. L’utilizzo di countdown è ricorrente da sempre nel rapporto live tra Renato e i suoi fan, a ogni concerto viene acclamato ripetutamente dalla platea e dagli spalti che conteggiano a ritroso fino al mitico “Zeroooo”, urlato a gran voce da tutti i presenti, grido a cui solitamente lui risponde uscendo sulla scena.


Finalmente oggi, 6 aprile 2022, nella splendida sala Esedra del Campidoglio in Roma, ai piedi della statua equestre di Marco Aurelio, è stato svelato il mistero nella conferenza stampa: il nuovo attesissimo album di Renato Zero, intitolato Atto di Fede, a due anni dall’ultimo lavoro Zerosettanta presentato in tre volumi, usciti ognuno a un mese di distanza dal precedente, a partire dal 30 settembre 2020, data in cui Renato Zero ha compiuto 70 anni. L’evento, infatti, avrebbe dovuto essere l’appuntamento per un enorme festa di compleanno ma che, a causa della pandemia di Covid, non si è potuto tenere. Oltre all’annuncio del nuovo album, termina l’attesa anche per tutti i “sorcini” che a settembre 2022, esattamente nei giorni 23/24/25/30 torneranno a incontrare Renato, dopo due anni di assenza, per la prima volta al Circo Massimo. Lo Zero Nazionale non ha voluto dare particolari dettagli sull’allestimento del palco o in merito ad altre questioni organizzative, ma ha tenuto a specificare che ogni sera varierà la scaletta del concerto, per dar modo ai fedelissimi che acquisteranno un biglietto per ogni data, di assistere ogni volta a uno spettacolo diverso.


Veniamo ora ad Atto di Fede: un progetto fatto da libro e doppio CD, in vendita per Tattica da venerdì 8 aprile in tutte le librerie, i negozi di dischi e i book store digitali. Scopriamo, al primo ascolto, che le frasi sui post che si sono succeduti ogni giorno sui social network, sono brevi frammenti dai testi delle canzoni del suo nuovo album, con parole e liriche di Renato Zero, arrangiamenti di Adriano Pennino e la collaborazione in alcuni brani dei giovani artisti Giacomo Voli e Lorenzo Licitra.
L’album è composto da 19 brani inediti di musica sacra, intervallati da 19 testi scritti da altrettanti Apostoli della Comunicazione, come li ha chiamati Renato Zero, scelti da lui e ai quali ha personalmente assegnato un tema. Troviamo quindi i contributi di artisti come Alessandro Baricco, Luca Bottura, Aldo Cazzullo, Lella Costa, Oscar Farinetti, Don Antonio Mazzi, Walter Veltroni, Domenico De Masi, Marco Travaglio e Sergio Castellitto (questi ultimi tre presenti in sala durante la conferenza stampa), e molti altri.
Non sarà un caso sicuramente che l’album esca nella settimana che precede la Pasqua, in quanto è totalmente intriso di spiritualità ed è un continuo dialogo con Dio attraverso il rapporto con la natura, con le donne, affrontando temi come il riscaldamento globale, il consumismo, l’esistenza dedicata al servizio degli altri, il senso della vita e la fine della stessa
I brani si intrecciano a testi di vari autori, in un continuo interscambio tra le parole e la musica, i concetti vengono raccontati con le note e con i testi, letti dai loro stessi autori, (come ad esempio Marco Travaglio), da voci eccellenti come Pino Insegno, Luca Ward e dallo stesso Renato Zero.
All’ascoltatore storico e attento dell’artista, l’impronta di questi brani ricorda immediatamente il brano Ave Maria che Renato Zero portò al Festival di Sanremo nel 1993, con il quale si classificò quinto, tra le proteste del pubblico che aveva accolto la prima esibizione con una lunga standing ovation. E sorprendentemente, proseguendo nell’ascolto, nelle variazioni di temi e “liricità”, si ritrova Ave Maria proprio come ultima traccia di questo lavoro, con un nuovo arrangiamento, una nuova veste meno orchestrale e più intima, con gli archi sempre presenti ma che lasciano più spazio al pianoforte, e alcune piccole modifiche al testo originale, come a chiudere un viaggio richiamando un lontano punto di partenza al quale tornare, dopo tanti anni, con una nuova consapevolezza.
È un lavoro rivoluzionario nella sua insolita tradizionalità, Renato Zero riesce sempre a stupire, a rinnovarsi pur mantenendo intatta la sua identità. Cosa hanno in comune questo Renato e quello di Fermoposta o Sbattiamoci? Non è forse altrettanto rivoluzionario affermare la propria fede e ricercare disperatamente di affermare i propri valori? Renato Zero, nella sua maturità costruisce questo viaggio all’interno dell’animo umano, confrontandosi continuamente col Divino, affrontando la spiritualità in modo davvero diretto e totalmente scoperto, non solo come tema di alcuni brani (tra i quali in passato ricordiamo Potrebbe essere Dio, per citarne solo uno), e neanche nel segno della croce che ha svelato di fare in privato prima di salire sul palco, ma a viso aperto, scrivendo un “Oratorio” per usare le sue parole.
Se siamo tutti pronti, ci basta dire:
«Cinque…Quattro…Tre…Due…Uno…ZERO!»


Calendario dei concerti
- 23 settembre: Roma – Circo Massimo
- 24 settembre: Roma – Circo Massimo
- 25 settembre: Roma – Circo Massimo
- 30 settembre: Roma – Circo Massimo
Mariangela De Masi