Con la copertina dell’album London Calling dei The Clash ci troviamo davanti alla rappresentazione per eccellenza della passione per la musica e per la fotografia. L’immagine, a opera di Pennie Smith, ritrae Paul Simonon, bassista del gruppo, mentre scaraventa violentemente il suo strumento sul palco.
La storia dietro alla copertina
Il tutto avviene durante il tour americano The Clash Take the Fifth, nello specifico il 21 settembre 1979, sera della data newyorkese al The Palladium. Verso la fine del concerto Paul Simonon distrugge inspiegabilmente il suo basso ma il motivo del gesto è stato raccontato nel 2011 direttamente dal bassista londinese in un’intervista con la Fender. Paul racconta che, nonostante il concerto stesse andando bene, aveva notato che la sicurezza del The Palladium cercava di contenere e far stare seduti gli spettatori. Il pubblico, eccitato dalla musica, tentava di alzarsi (anche fomentati dalla band stessa) per raggiungere il palco. Vedendo l’impedimento dei suoi fan, sfogò la sua frustrazione rompendo il suo basso preferito, un Fender Precision Bass.
Tuttora si pente del gesto perché lo definisce “lo strumento con il miglior sound di sempre”. Infatti, il resto del tour fu suonato con un altro basso che però non lo convinse mai. Come Paul aggiunse nell’intervista, ricordando un po’ il mood distruttivo di quegli anni:
“Unfortunately you always sort of tend to destroy the things you love.”
La copertina
In ogni caso, la fortuna voleva che Pennie Smith, allora giovane fotografa londinese, stesse seguendo il tour della band inglese. Avendo notato la scena, cercò di catturare velocemente quell’istante, impresa che le riuscì benissimo anche se purtroppo a discapito della non precisa messa a fuoco.
Inizialmente Pennie si rifiutò di lasciar utilizzare la foto per la copertina del nuovo album, non considerandola all’altezza a causa della messa a fuoco. Fortunatamente, alla fine fu convinta del contrario, e vide nell’immagine l’anima e l’energia della band.
La copertina finale ritrae Paul mentre sta per distruggere il suo basso, con sovrimpresse due scritte, una verticale London in rosa e una orizzontale Calling in verde. La scelta di avere il nome dell’album, appunto London Calling, con quei due colori e in quella disposizione aveva l’obiettivo di rendere omaggio all’album di esordio di Elvis. Lo scopo era anche provocativo: Elvis era ormai noto in quel periodo come il re, The King, del Rock & Roll avendo rivoluzionato questo genere musicale e la band londinese, anche se nel mondo del punk rock, voleva portare la sua rivoluzione musicale.
La fotografa Pennie smith dietro la foto
La fotografa londinese Pennie Smith, specializzata in fotografia in bianco e nero, è rinomata per aver seguito e fotografato molte famose band rock emergenti e non degli anni 70 e 80. Il suo primo grande incarico di un certo livello arrivò nel 1970 quando dovette seguire per la NME (New Musical Express, rivista musicale inglese) i Led Zeppelin in tour.
Molti degli scatti da lei realizzati negli anni possono essere ammirati nel suo libro “The Clash, Before and After” pubblicato nel 1980.
Di seguito una lista non esaustiva di alcuni gruppi e artisti che ha avuto la possibilità di fotografare: Led Zeppelin, The Rolling Stones, The Who, Iggy Pop, Sweet, The Clash, The Jam, The Slits, Siouxsie Sioux, Debbie Harry, U2, Morrissey, The Stone Roses, Primal Scream, Manic Street Preachers, Radiohead, Blur, Oasis, David Smith and The Strokes.
Curiosità
Nonostante la foto non fosse tecnicamente perfetta, è divenuta subito una foto di culto e non a caso nel 2002 la foto di Smith è stata definita dalla rivista Q Magazine, come la migliore foto rock & roll di tutti i tempi. La rivista ha ulteriormente commentato l’immagine
“it captures the ultimate rock’n’roll moment – total loss of control”.
Diversi scatti di Pennie Smith furono esposti nel 2009 al Brooklyn Museum per la mostra “Who Shot Rock & Roll: A Photographic History, 1955 to the Present”. Nello stesso anno il famoso Fender Precision Bass di Simonon è stato esposto al “The Cleveland Rock and Roll Hall of Fame”.
L’album, che vanta oltre due milioni di copie vendute nel mondo, compare alla posizione numero 8 nella lista dei 500 migliori album degli anni ottanta secondo la rivista Rolling Stone. Con London Calling il gruppo londinese si impose definitivamente in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Infine, nel gennaio del 2010, la copertina, insieme ad altre altrettanto famose è stata trasformata in un francobollo ed emesso dalla Royal Mail.