Intervista a Nudha per parlare del suo primo omonimo disco solista in italiano
Lo scorso 7 maggio abbiamo avuto il piacere di conoscere Sara Zaccarelli, in arte Nudha, cantante, autrice e musicista, al suo esordio solista in italiano con l’album omonimo Nudha. Cantante soul dall’anima rock, il suo passato nella black music non passa di certo inosservato in questi 12 brani che generano una miscela tra alternative rock e pop, con contaminazioni r’n’b e sonorità moderne. Ma ad irrompere nell’album è anche una vocalità esplosiva, travolgente e ruvida, che regala un’interpretazione unica a testi intimi in cui Nudha imprime tutta la sua vita e le sue emozioni.
Il disco, anticipato dal singolo Traffico, che ha visto la partecipazione di Andrea Appino (The Zen Circus) come co-autore e voce, e dal brano Chiedimi scritto a quattro mani con Francesco Bianconi, si avvale di una all-star band formata da Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion, I Hate my Village), Luca Bottigliero (Grayscaleye, Giorgio Canali), Raffaele Rabbo Scogna (Nic Cester, Ghemon) e Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori), che cura anche tutta la produzione artistica dell’album.
Nell’album anche la presenza di Davide Toffolo, al lavoro nella scrittura del brano MolossA insieme a Nudha. Con il missaggio affidato a Tommaso Colliva (Muse, Afterhours, Calibro 35) e il mastering di Giovanni Versari (Grammy 2016 per Drones dei Muse) si completa questo progetto coraggioso e camaleontico.
Sara ci ha raccontato come è nata Nudha, e il messaggio che vuole lanciare a tutti.
Alessandra Spagnoli: Intanto come stai? Saranno stati giorni frenetici, dopo aver presentato il tuo album a Bologna e a Milano, ora sei a Roma…
Nudha: Sto benissimo! Non mi è permesso in queste settimane di sentirmi insoddisfatta di qualcosa. Dopo 4 anni di attesa per l’uscita del disco, di cui due di troppo a causa della pandemia, ora sono felicissima. In realtà nella sfortuna di dover attendere, ci sono state due fortune. Io sono una ritardataria di quelle fotoniche, e nel marzo 2020 eravamo in ritardo sulla consegna della release, ed oggi dico per fortuna, perché se fosse uscita nella data esatta sarebbe stato tre giorni prima del lock down, e si sarebbe persa nel caos di quel periodo. E la seconda cosa bella è che in quei due anni forzati di pausa io ho fatto un ulteriore passaggio, una metamorfosi personale che mi hanno portato a marzo 2021, quando ho registrato le voci, a rivedere alcuni testi, alcune sonorità e arrangiamenti, perché sentivo di essere cambiata dopo un’esperienza inaspettata come quella della pandemia che ha portato enormi cambiamenti proprio nel modo di pensare le cose. Alla fine, ti dico che sono soddisfattissima del processo che ha subito questo disco perché così lo sento veramente autenticotro creativo, che è la musica.
Raccontaci qualcosa in più su questo disco, che prende il nome proprio dal tuo pseudonimo, Nudha. Come siamo arrivati da Sara, a Nudha?
Nudha è Sara 2.0, è un’estensione della mia persona, è il risultato della mia metamorfosi. L’ album è omonimo del mio nome d’arte proprio perché rappresenta un excursus della mia vita, dall’infanzia fino ai miei 25/27 anni. La musica ed i testi sono nati in modo diverso. Una serie di circostanze mi hanno portato a scrivere questo disco. Intanto avevo un’urgenza di parlare di me, e in quel momento mi sentivo pronta a fare questo viaggio interiore, a parlare della mia vita, anche in modo molto diretto.
Infatti questo è un disco autobiografico? E ascoltandolo si capisce che hai avuto una vita molto intensa, e affronti argomenti molto delicati.
Io ho un tipo di mentalità e di visione, ogni cosa è un’opportunità, non esiste una cosa fine a se stessa e comunque, ogni evento della vita dipende da come tu lo affronti, lo metabolizzi. In realtà la solarità o la gioia che provo in questo momento della mia vita la apprezzo molto di più, perché se hai avuto le gambe nel fango, nelle sabbie mobili, e cercavi a aggrapparti al sole, e arriva il giorno in cui lo afferri, allora a quel punto apprezzi ogni piccola cosa, e ho cercato di trasmettere tutto questo anche nei testi più difficili, dove affronto argomenti come la morte, la sofferenza, la violenza.
Quale di questi bravi, che sono tutti molto impegnativi, e dove racconti cose molto intime, è stato il più difficile da scrivere?
Quello più impegnativo in assoluto è stato Chiedimi, da scrivere e da armonizzare, perché ho perso una persona molto importante nel 2018, e in quel momento non sono riuscita a tirare fuori una lacrima, mi si era bloccata la vita. Ho avuto un periodo veramente difficile e ho metabolizzato questa perdita attraverso la scrittura di questo brano, è per questo che mi rappresenta così tanto, è veramente ciò che ho vissuto ed è veramente il passo che ho fatto verso la nuova me. In studio ho pianto molto, e Giulio, il mio produttore, doveva fermare la registrazione della voce molto spesso, perché in alcuni momenti singhiozzavo, è stato molto faticoso.
L’altro pezzo faticosissimo dal punto di vista emotivo, ma che ho usato come canalizzatore di emozioni, è Oggi no. L’ho scritto in un quarto d’ora, la penna andava da sola, non è mai stato ritoccato quel testo, come è uscito dalla mia testa è rimasto. Anche questo da cantare è stato emotivamente provante, ma io non l’ho vissuta come una cosa negativa, ma come il modo di sfogare tutto fino a renderlo una gioia. Io mi sono liberata ed oggi sono felicissima.
In questo disco hai avuto il piacere di collaborare con vari artisti della scena contemporanea, come Andrea Appino, Francesco Bianconi, Adriano Viterbini, Davide Toffolo e molti altri. Cosa ti è rimasto di questa esperienza con loro?
Dal punto di visto umano mi ha lasciato tantissimo perché ho conosciuto prima degli artisti, le persone, che si sono spontaneamente spese per questo progetto, non gli è stato commissionato nulla. Ad Andrea Appino gli è stata fatta ascoltare qualcosa ed è venuto a Livorno a registrare Traffico. Uguale con Toffolo. Stavamo registrando Con le mani, è passato nello studio a Monza e gli è stato chiesto al volo di registrare qualcosa sul brano, è entrato in studio e lo abbiamo fatto. Pazzesco. Francesco Bianconi, che mi ha aiutato a scrivere Chiedimi, uguale, è stato chiamato da Giovanni Versari, che è un mio collaboratore da tanti anni, gli ha fatto ascoltare il brano e gli ha chiesto di sistemarlo un po’ con la sua poesia, perché lui è un poeta pazzesco. Ed è stato tutto così. Dal punto di vista artistico lavorare con musicisti così bravi è bellissimo, perché sono talenti, sono delle montagne per me. E dal punto di vista personale mi ha fatto sentire parte di qualcosa di importante, molto spesso preferivo i momenti in cui magari si andava a fare una bella cena tutti insieme, si parlava di tutto. Perché poi scrivere insieme non è facile, bisogna trovare dei punti in comune, bisogna trovare una risonanza nell’altro, quindi ci siamo dovuti confrontare molto, e in questo modo sono nate delle amicizie. Son felice che ti devo dire!!!
Come ultima cosa vorrei chiederti quale sia il messaggio che vuoi dare con questo disco?
In realtà io mi sento molto in missione, lo avevo capito anche quando ancora non avevo l’ambizione di scrivere un mio disco, o di portare in giro per il mondo la mia voce, la mia musica…poi, che io ci riesca o no è ancora tutto da vedere…io penso in grande perché mi stimola. Quindi, in missione perché credo che l’arte sia rimasta una delle poche forme di aggregazione vera e pura che ci siano nel mondo, quindi è come se io fossi una messaggera, e il messaggio che ho cercato di portare anche nei testi, è un messaggio di riscatto, di rivalsa sulla mia vita. Questi testi, come dicevo prima, sono nati da un’esigenza di buttare fuori il dark, l’oscuro che c’era nella mia vita. E fino al 2021 non c’era la svolta positiva che c’è adesso, perché ero ancora dentro quella sofferenza, ma quando li ho ripresi in mano ho detto no, questo è il mio passato. Ed ho potuto fare uno scatto in più, e dentro ci ho messo questa voglia di riscatto, questa voglia di risorgere, ho voluto urlare a tutti di non abbattersi, perché c’è un’alternativa! Ti possono succedere le peggio cose però c’è sempre un’altra strada, che devi trovare, e la mia è la musica, l’amore, i sentimenti, la ricerca personale, che per me sono scopi di vita. Il messaggio che voglio dare è riprendi in mano la tua vita, per quanto ti possa sembrare brutta, faticosa, trasformala in quello che vuoi tu, e anche in quello che vorresti nel mondo, quindi…cazzo svegliati e vai!! Fallo! Perché una cosa che mi ha sempre spaventato sono i rimorsi, i rimpianti, perché io ne ho, ci ho fatto pace ma non voglio averne di nuovi, perché è già difficile portarsi questi…quindi RISCATTO!
uscito il 22 aprile 2022 NUDHA il primo omonimo disco solista in italiano di Nudha.
TRACKLIST ALBUM
01 – aTruMan
02 – Chiedimi
03 – Con Le Mani
04 – MolossA
05 – Oggi No
06 – P.A.U.R.A.
07 – People Talk
08 – Piccola
09 – EMME
10 – Vedi
11 – Dimmi Chi Sei
12 – Traffico
Alessandra Spagnoli