Modena City Ramblers // Villa Ada – Roma Incontra il Mondo 2019

Modena City Ramblers // Villa Ada – Roma Incontra il Mondo 2019
Modena City Ramblers // Villa Ada – Roma Incontra il Mondo 2019

Il 27 giugno è la giornata del folk-punk dei Modena City Ramblers, nella splendida cornice di Villa Ada. Al momento sono in tournée per l’Italia presentando i loro cavalli di battaglia degli ultimi 25 anni e le canzoni del loro nuovo album acustico Riaccolti. La formazione nei vari anni è cambiata e si è evoluta molto. Anche le canzoni sono cambiate ma hanno mantenuto il loro spirito popolare.

Verso le ore 21.30 salgono sul palco con l’ultima formazione conosciuta, tra gli applausi, Franco D’Aniello (tin whistle, flauto, sax, tromba, cori), Massimo “Ice” Ghiacci (basso, cori), Francesco “Fry” Moneti (violino, mandolino, chitarra elettrica, plettri vari), Davide “Dudu” Morandi (voce), Leonardo Sgavetti (fisarmonica e tastiere), Gianluca Spirito (chitarra acustica ed elettrica, bouzouki, mandolino, banjo, cori) e Roberto Zeno (batteria, percussioni, cori).

Concerti di questo tipo richiedono una dose di impegno culturale e politico. Così, quando salgono sul palco, parlano delle ultime notizie di cronaca. I riferimenti alla politica ed ai fatti degli ultimi giorni relativi alla Sea-Watch 3 non mancano come il tema dei migranti. Ma poi inizia la musica. Musica fatta di folk e rock scanzonato che fa ballare durante una splendida serata d’estate. I ritmi si alternano costantemente, passando dalle molte ballate come Pasta Nera a Il Posto dell’Airone a canzoni tutte da ballare come !que viva Tortuga!, Le Lucertole del Folk e tante altre. Durante tutto il concerto si sente l’animo ribelle delle loro canzoni e il pubblico non si ferma un momento.

Dopo quasi due ore di concerto fitto, si apprestano alla chiusura al ritmo di una delle loro canzoni più famose, I Cento Passi. Una canzone che fa sempre ballare tutti. Infine, non stanco, il pubblico li richiama sul palco e con lo stesso ardore di quando hanno iniziato il concerto suonano un altro cavallo di battaglia, Bella Ciao. La canzone riecheggia nell’etere sempre bella e forte e soprattutto cantata da tutti i presenti.

Ormai è mezzanotte e alcuni bambini, partecipi fino ad ora, sono stanchi. Tempo per i saluti finali, ma c’è ancora l’occasione di cantare con il pubblico Piccolo Kosacco che conferma il loro ruolo, il loro gusto e la storia che li contraddistingue in questi 25 anni di carriera.

Fabrizio  De Carlo