Skunk Anansie // Auditorium Parco della Musica (Roma) @ Rock In Roma 2022

Il servizio fotografico della serata è stato realizzato da Andrea Cavallini (WebFacebook | Instagram).

Chi sono gli Skunk Anansie? E chi sarebbero gli Skunk Anansie senza Skin? La band inglese, che si è formata nel 1994, sciolta nel 2001 e riunita nel 2009, ha fatto tappa a Roma lo scorso 29 giugno dove ha suonato alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. Se dovessimo usare un solo aggettivo per descrivere la serata e la band useremmo senza dubbio la parola Esplosiva! Skin è una diavolessa, sale sul palco vestita nel consueto look nero celando il volto dietro a una maschera nera con corna da ariete pronta a “sfondare” con la sua carica il muro di astanti impalati che forse negli ultimi due anni avevano scordato come scatenarsi durante un concerto rock.

Lei, Skin, indiscussa protagonista della serata, ha richiamato a sé lo sguardo di tutti i partecipanti: ha chiesto alle persone sugli spalti di alzarsi in piedi e alle persone nel parterre di lasciarsi “cullare” dalle note rock e…. pogare! La voce potente di Skin ha intonato perfettamente uno dopo l’altro ogni brano in programma, ma la cosa che ci ha colpiti maggiormente è stata l’evidente capacità della cantante di coinvolgere i fan. Una volta dismessa la maschera da ariete, con tono gentile, ha chiesto al pubblico del parterre di aprirle un varco al centro così da permetterle di scendere e immergersi tra le persone. Un “bagno di folla” molto intimo e aggraziato che si è ben mescolato con la foga e l’energia delle canzoni cantate dal palco.

La band è molto affezionata alla nostra penisola, la stessa Skin è stata anche giudice a X-Factor Italia qualche anno fa, e il loro piacere di essere a Roma era ben percepibile dalla voglia di divertirsi e di far trascorrere una bellissima serata alle persone presenti. Il mood era chiaro anche a giudicare dalle canzoni scelte per la scaletta che ha spaziato molto tra brani vecchissimi e brani più recenti. Chiaramente la ballad più popolare e triste della band You’ll follow me down non è stata inclusa, sicuramente per non abbassare il livello di energia della serata e per questo li perdoniamo.

Come durante una qualsiasi bella serata trascorsa tra amici, dopo circa 2 ore di concerto, Skin si è fatta portare sul palco un calice di vino bianco e con un bel brindisi ha ringraziato tutti, inclusi i suoi amici italiani presenti alla serata, congedandosi in un perfetto italiano:

«Arrivederci e a presto.»

Meritevole di nota il brano scelto per ritirarsi dietro le quinte: Best of you dei Foo Fighters sicuramente per onorare il batterista Taylor Hawkins recentemente scomparso. A noi non resta che il bellissimo ricordo di una serata dove ci si è sentiti ospiti di Skin che, da perfetta padrona di casa, ci ha messi a nostro agio e ci ha lasciati andare via con la voglia di tornare presto ad assistere a un concerto degli Sk(i)nk Anansie.

La scaletta della serata:

1.       Yes It’s Fucking Political

2.       And Here I Stand

3.       Because of You

4.       I Can Dream

5.       Weak

6.       Twisted (Everyday Hurts)

7.       My Ugly Boy

8.       Can’t Take You Anywhere

9.       Love Someone Else

10.   I Believed in You

11.   God Loves Only You

12.   Hedonism (Just Because You Feel Good)

13.   100 Ways to Be a Good Girl

14.   Without You

15.   This Means War

16.   Intellectualise My Blackness

17.   Tear the Place Up

18.   Charlie Big Potato

19.   Piggy

20.   Brazen (Weep)

21.   Highway to Hell (cover AC/DC)

22.   Little Baby Swastikkka

Rosamaria Grauso