Opeth: un nuovo singolo, un nuovo album in uscita il 27 settembre e un nuovo tour
Tante novità in arrivo per i tantissimi fans degli Opeth: un nuovo singolo appena uscito su tutte le principali piattaforme, un nuovo album in uscita il 27 settembre e un nuovo tour che toccherà anche l’Italia, il 9 novembre all’Alcatraz di Milano.


Gli Opeth hanno rilasciato il 12 luglio il nuovo singolo Hjärtat Vet Vad Handen Gör – Heart in Hand nella versione inglese – primo estratto dall’album In Cauda Venenum, la cui pubblicazione è prevista per il 27 settembre 2019 per Moderbolaget Records/ Nuclear Blast Entertainment. In Cauda Venenum sarà disponibile in due versioni distinte, una in lingua inglese e una in svedese, ed è pre-ordinabile qui. Oltre 8 minuti di durata per un brano potente e prezioso, il nuovo singolo Heart in Hand ha subito suscitato l’interesse di fans e appassionati, che proprio in queste ore si stanno riversando sulle principali piattaforme musicali per ascoltarlo. I social sono invasi dai commenti. Ecco il link alla canzone, presentata prima in svedese e poi in inglese, seguendo la doppia linea già scelta per In Cauda Venenum:
Parlando della nuova canzone, Mikael Åkerfeldt (cantante, chitarrista, compositore e “mente” della band, unico rimasto della formazione originale) ha dichiarato:
«Hjärtat Vet Vad Handen Gör o Heart In Hand in inglese è una delle prime due canzoni che ho scritto per In Cauda Venenum. Ho immediatamente capito che probabilmente sarebbe stata la preferita dai ‘poteri forti’ al momento di scegliere i singoli. E avevo ragione. Di solito lascio alle etichette o ai management la scelta dei cosiddetti singoli. Per me è indifferente, dato che metto altrettanta dedizione in tutte le canzoni, quindi non m’importa molto. Immagino che sia uno dei brani più diretti dell’album ed è molto rock. Contiene anche uno degli ‘errori creativi’. Il basso di Mendez si è rotto durante la registrazione. In quel momento suonava un vecchio basso Hofner beatlesiano, che ha iniziato a emettere un brutto ronzio, ma suonava così bene che abbiamo deciso di tenerlo lì. Mi butterei giù se dicessi che il rumore è la parte migliore della canzone, ma è così. Mi piace quando le cose accadono senza alcun controllo ed è davvero un quid plurisper il pezzo. Questo è il primo assaggio completo del nuovo album degli Opeth e, naturalmente, spero che vi piaccia. Tutte le canzoni del nuovo disco sono diverse l’una dall’altra e ugualmente rappresentative a mio avviso. Buon divertimento!»


Il nuovo album, In Cauda Venenum, è il tredicesimo lavoro in studio della band e arriva a tre anni dal precedente Sorceress. Registrato ai Park Studios di Stoccolma, In Cauda Venenum verrà pubblicato, oltre che, come già anticipato, in due versioni, in svariati formati che saranno svelati nei prossimi mesi. A riguardo del nuovo album, il chitarrista Fredrik Åkesson ha detto:
«Rispetto agli ultimi tre dischi, se posso anticipare qualcosa, direi che questo disco è più complesso ed energico. Penso sarà grandioso.»
Di seguito potete trovare la tracklist completa (svedese / inglese):
1. | Livet’s Trädgård / Garden Of Earthly Delights (Intro) |
2. | Svekets Prins / Dignità |
3. | Hjärtat Vet Vad Handen Gör / Heart In Hand |
4. | De Närmast Sörjande / Next Of Kin |
5. | Minnets Yta / Lovelorn Crime |
6. | Charlatan |
7. | Ingen Sanning Är Allas / Universal Truth |
8. | Banemannen / The Garroter |
9. | Kontinuerlig Drift / Continuum |
10. | Allting Tar Slut / All Things Will Pass |
Anche Åkerfeldt ha rilasciato una lunga dichiarazione sul nuovo disco, in cui parla del processo di maturazione della band e del costante lavoro di approfondimento che guida la loro produzione, alla ricerca di nuovi e più intimi significati rispetto al concetto di musica “pesante”:
«Per noi, in questa fase con In Cauda Venenum, la pesantezza non sta in chitarre accordate basse e voci urlate. Non è quello che chiamo musica “pesante” oggi. Posso ascoltare i KoRn e dire “OK, sono pesanti”. Ma in realtà non significa nulla per me. Voglio dire, leggo cose su riviste o online. Leggo di band che hanno fatto il “disco più pesante di sempre” e non ne sono molto impressionato. OK, è bello ma che cosa vuol dire? Che cosa significa? È una missione impossibile essere il più pesante. È già stato fatto prima. Nel corso del tempo, mi sono stancato di quell’etichetta. Certo, quando ero più giovane significava tutto per me. Sono sempre stato alla ricerca della pesantezza da giovane, cercando di raggiungere il prossimo livello di pesantezza. La prima volta fu il death metal, poi c’erano band come i Meshuggah, ma la pesantezza ora è più legata alle emozioni, una pesante progressione di accordi, una musica con dei sentimenti. La pesantezza non significa più Meshuggah, anche se sono una band fottutamente pesante. Non cerco più di attingere da là.»
In effetti, se c’è una cosa che contraddistingue gli Opeth sono proprio le sonorità, assolutamente ricercate e mai banali. Nati nel 1990 come gruppo death metal, nel tempo hanno incorporato alla loro linea musicale tantissimi diversi elementi melodici, dalla musica classica alle influenze hard rock, dal gothic metal a diversi spunti blues e jazz, e soprattutto tanto, tanto rock progressivo anni settanta, fino a creare una miscela unica, un tipo di musica molto originale, difficile da classificare, che li ha portati a guadagnarsi il titolo di “maestri svedesi del progressive heavy-rock”.
Åkerfeldt e soci sono di quelle band che studiano tanto, ascoltano tantissimo e si impegnano ad ampliare costantemente i propri orizzonti musicali, senza farsi imprigionare da rigide etichette. Åkerfeldt stesso ha confessato di avere una collezione di dischi di circa sei o settemila esemplari! Dalle sue parole:
«La musica che compongo con gli Opeth è la diretta conseguenza della formazione musicale che ogni membro della band si è creato nel proprio personale percorso di musicista. Non smettiamo mai di approfondire, ricercare, studiare, per poi arrivare a trovare la nostra ispirazione.»
Una passione sfrenata per la musica, quella di Åkerfeldt, che lo ha portato a esplorare anche band italiane che purtroppo da noi sono spesso rimaste per lo più nell’underground”:
«Ho una predilezione per il prog rock, in particolare amo il prog rock italiano.»
Si riferisce in particolar modo a nomi come Area, Goblin, New Trolls e PFM, di cui ha detto:
«È strano pensare a quale successo questa band abbia ottenuto all’estero e quanto invece in Italia sia rimasta nell’underground, ma credo che questo dipenda dall’indole musicale del paese che ti dà i natali.»
Ma le novità, per il gruppo svedese, non finiscono qui! Hanno infatti annunciato qualche tempo fa un nuovo tour, che li porterà in giro tra Europa, Stati Uniti e Australia almeno per tutto il 2019. Gli Opeth faranno tappa anche in Italia per un unico appuntamento live, il 9 novembre all’Alcatraz di Milano. I biglietti sono già in vendita su TicketOne, mentre potrete acquistare i biglietti di tutte le altre date qui.
Adriana Serra
Calendario dei concerti
- 12 luglio: Warsaw – Prog In Park
- 14 luglio: Lleida – Doctor Music Festival
- 27 luglio: Sibiu – ArtMania Festival
- 2 agosto: Wacken – Wacken Open Air SOLD OUT
- 3 agosto: Öland – Borgholm Brinner
- 9 agosto: Kortrijk – Alcatraz Metal Festival
- 11 agosto: Leeuwarden – Into the Grave
- 18 agosto: Las Vegas, NV – Psycho Las Vegas
- 2 novembre: Leeds – Damnation Festival
- 8 novembre: Munich – Backstage (Werk)
- 9 novembre: Milano – Alcatraz
- 10 novembre: Zurich – Volkshaus
- 11 novembre: Paris – L‘Olympia
- 13 novembre: Cologne – E-Werk
- 14 novembre: Wiesbaden – Schlachthof
- 15 novembre: Nuremberg – Meistersingersaal
- 16 novembre: Berlin – Huxleys Neue Welt
- 17 novembre: Copenhagen – Det Kgl. Teater
- 10 dicembre: Adelaide – Thebarton Theatre
- 11 dicembre: Perth – Astor Theatre
- 13 dicembre: Melbourne – Palais Theatre
- 14 dicembre: Sydney – State Theatre
- 15 dicembre: Brisbane – The Tivoli