Abbabula, un festival sardo dal respiro nazionale


L’estate sassarese ospiterà anche quest’anno l’Abbabula, un interessante festival musicale con artisti di calibro sia nazionale sia regionale, che con questa edizione compie 20 anni. Messo in piedi dalla cooperativa Le Ragazze Terribili, che da quasi tre decenni organizza eventi culturali tesi alla valorizzazione del territorio, il festival si svolgerà dal 10 al 14 luglio nell’Arena Concerti che verrà appositamente costruita in piazzale Segni a Sassari, con apertura cancelli alle 19,30.
Il 10 luglio sarà all’insegna del rap e vedrà come headliner il torinese Willie Peyote con il suo Sindrome di Tôret Tour. Il suo stile ibrido tra hip-hop e cantautorato lo ha fatto conoscere ad un pubblico vasto, che va ben oltre i confini del genere. Il suo penultimo album Educazione Sabauda è stato un grande successo, tanto da portare Guglielmo Bruno – questo il suo vero nome – sul piccolo schermo, in programmi come Quelli che il calcio e Che tempo che fa. Gli altri nomi della serata sono Riky, il rapper cagliaritano che è passato dalla semifinale di The Voice e ha collaborato con J-Ax e En?gma & Kaizén – il primo ha condiviso più volte il palco con Salmo.
Protagonista dell’11 luglio sarà il cantautore napoletano Maldestro. Dopo essere arrivato secondo al Premio Tenco 2015 per il miglior album d’esordio con il suo Non trovo le parole, nel 2017 vince il premio della critica tra le nuove proposte del Festival di Sanremo. Prima di lui calcheranno il palco il chitarrista Flavio Secchi con la sua band e John De Leo, una voce capace di spaziare tra i generi più disparati.
La terza serata vedrà l’esibizione di Iosonouncane con il chitarrista Paolo Angeli. Iosonouncane, al secolo Jacopo Incani, è l’insolito cantautore sardo che si è fatto conoscere sulla scena italiana con l’album DIE, acclamatissimo dalla critica. Nelle ore precedenti troveremo il bassista e compositore Gavino Riva in formazione trio con Gian Luca Gadau e Gian Mario Solinas, nonché la sperimentatrice Elisabetta Usai, tra tradizione sarda e musica elettronica.
Per concludere in bellezza, il 14 luglio salirà sul palco Francesco Motta, tra i personaggi più interessanti della scena indie italiana. Dopo il successo esplosivo del primo album scritto con Riccardo Sinigallia, La fine dei vent’anni – vincitore nel 2016 del Premio Speciale PIMI per il Miglior Album di Esordio e della prestigiosa Targa Tenco per la miglior Opera Prima – ora Francesco sta portando in giro per l’Italia i brani della sua opera seconda, Vivere o morire. A scaldare il palco per lui saranno il chitarrista Massimo Carta, il cantautore Scarda e il compositore elettronico e live performer Francesco Media “Arrogalla”.
Collateralmente al festival, per la prima volta, avrà luogo l’Abbabula Lab, un ciclo di incontri, ospitati nella sede di Sassari del quotidiano La Nuova Sardegna, dedicati a chi fa, produce e distribuisce musica in Sardegna.