Murubutu – Tenebra è la notte // MONK (Roma)
Il servizio fotografico della serata è stato realizzato da Alessandra Spagnoli (Instagram).
Murubutu torna live al MONK di Roma portando il suo Tenebra è la notte e altri racconti di buio e crepuscoli, quinto tributo al connubio fra musica rap e letteratura nonché terzo concept album.
I brani che compongono l’album hanno tutti un comun denominatore: la notte. La notte come realtà parallela che trasforma magicamente i luoghi su cui cala mutandone i contorni, i colori ma anche le percezioni, i comportamenti e i sentimenti delle persone che la vivono. La notte come momento di riposo o tormento, ora sogno, ora incubo. Nell’album la notte si fa medium narrativo attraverso cui raccontare fenomeni complessi come la guerra, la solitudine, il lutto ma anche il fascino della natura, l’ispirazione artistica, l’amore. Il titolo che parafrasa la celebre opera di Fitzgerald allude alla notte come catalizzatore di paure e speranze in cui l’individuo vive più che mai il confronto con sé stesso.
Le produzioni sono affidate in gran parte a beatmakers della scena hip hop nazionale (Il Tenente, DJ West, XxX-Fila, Swelto, DJ Fastcut, SuperApe, R-Most) noti per il loro suono classico e caldo che bene si amalgama alle mie narrazioni. Alcune produzioni sono impreziosite da interventi strumentali di musicisti reggiani come Emanuele Reverberi (Giardini di Mirò) e Stefano Castagnetti (Ico). Gli ospiti al microfono, oltre ai soci di sempre (La Kattiveria e DJ T-Robb) e a due talentuose voci femminili (Daniela Galli, Dia), sono artisti considerati da Murubututra i maggiori esponenti della scrittura alta nel rap in Italia (Caparezza, Mezzosangue, Claver Gold, Willie Peyote e Dutch Nazari).