Vasco Rossi – Vasco Non Stop Live 2022 // Circo Massimo (Roma)
Il servizio fotografico della serata è stato realizzato da Andrea Cavallini (Web | Facebook | Instagram).
Nella spettacolare scenografia del Circo Massimo si è tenuta la prima delle due date romane, entrambe sold out, del Vasco Non Stop Live 2022. Con questo tour Vasco regala ai suoi fan ben 11 date in tutta Italia, prima tappa il 20 maggio al Trentino Music Arena (Trento) concludendo il 30 giugno allo Stadio Olimpico di Torino. Tanta la voglia di tornare sul palco, tanta la voglia di live anche dei fan, che in 70.000 hanno cominciato a gremire il Circo Massimo già dalle prime ore della giornata, accalcati sulle prime file oltre le transenne nella poca ombra possibile.
Nell’attesa del Komandante, torsi nudi e costumi a cavallo di generazioni si sono riscaldati con la musica di apertura concerto con i diversi DJ set con Vasco nei capelli, sui tatuaggi, sulle bandane. Il concerto si apre puntuale alle 21,15 ed i fan impazziscono sulle prime note di XI comandamento, Vasco se li gode, sorride e punta il dito medio. La sensazione è quella di liberazione, il Blasco è tornato!
«Finalmente dopo tre anni, finalmente insieme, dal vivo, finalmente è la fine del mondo, viva la vita e viva la Biga (ndr rigorosamente con la lettera b, prima di ripeterlo a gran voce con la f)!»
Vasco domina la scena in un alternarsi di brani vecchi e nuovi, che il pubblico canta insieme a lui, da Se ti potessi dire a Senza parole, da La pioggia alla domenica a C’è chi dice no, da Stupendo a Una canzone d’amore buttata via per poi esplodere con Rewind, lo stadio balla, salta e si spoglia, lasciando Vasco con un reggiseno in mano in un tripudio di luci e cori. Arrivano Delusa con una piccola rivisitazione nel testo (E sì che il gioco è bello così, solo guardare/Però quel Berlusconi lì secondo me), Eh già, Siamo qui, canzoni che si susseguono senza dimenticare di voler parlare con il suo pubblico, e un Vasco lennoniano urla alla guerra come crimine contro l’umanità:
«Non vogliamo la guerra, vogliamo la pace, date alla pace una possibilità, la musica è contro la guerra! Fuck the war!»
Con Siamo solo noi si unisce alla band un volto storico: Claudio Golinelli, detto Il Gallo, che appunto con il suo famosissimo riff di basso apre la canzone. Su queste note arriva un presentatore, metà pagliaccio e metà domatore di circo, che introduce tutti i membri e i musicisti della band, dal trio di acrobati ai fiati Andrea Ferrario (sax), Tiziano Bianchi (tromba), Roberto Solimando (trombone) al regno delle percussioni di Beatrice Antolini (cori, pianoforte), passando per il fachiro contorsionista Frank Nemola alla programmazione (cori, tastiere) e all’equilibrista Andrea Torresani al basso, fino al giocoliere Matt Laug star internazionale alla batteria, il trapezzista d’eccellenza delle tastiere Alberto Rocchetti (cori, pianoforte), l’Houdini della chitarra Vince Pastano (cori, direttore musicale) e il fantasista della chitarra Stef Burns, per rilasciare il palco a Vasco:
«Viva Roma, viva voi, viva Vasco, viva la vita!»
È il momento di Vita Spericolata e del suo «in bocca al lupo a tutti, ce la farete tutti!» con cui Vasco passa a Canzone per concludere con Albachiara e il suo spettacolo di luci e fuochi d’artificio mentre il Circo ondeggia e accompagna il Komandante nella magia della notte romana.
Jolanda Patruno