Villa Ada – Roma incontra il mondo XXV edizione – Conferenza Stampa

É stata presentata ieri, 30 maggio, al Circolo ARCI Monk di Roma, la venticinquesima edizione di Villa Ada – Roma incontra il mondo. Nozze d’argento per uno dei festival capitolini e nazionali più longevi di sempre, che raggiunge questa importante tappa nonostante le difficoltà incontrate nell’arco di questi anni. Un’edizione che vuole riassumere le precedenti ed essere un filo conduttore dalle origini a questo Festival. Non a caso, nell’attesa dell’avvio della conferenza, risuonano in sottofondo diversi grandi successi portati sul palco di Villa Ada nell’arco delle passate edizioni.

Villa Ada – Roma Incontra Il Mondo – XXV Edizione - Conferenza-Stampa
Villa Ada – Roma Incontra Il Mondo – XXV Edizione – Conferenza-Stampa

Diversi i temi centrali di questa 25ima edizione del festival come la cultura, l’integrazione, l’attenzione per le periferie e la sostenibilità intesa a 360°. Molto interessante e lodevole l’iniziativa volta sulla mobilità sostenibile con l’offerta di un drink gratuito nell’area free per chi raggiungerà Villa Ada in bicicletta.

Anche in questa edizione sarà allestita l’area main stage, cuore pulsante della manifestazione stessa, dove si alterneranno i diversi musicisti in calendario, a cui sarà affiancata l’area free con lo junior stagee l’area relax il cui accesso gratuito sarà un’occasione per richiamare moltissimi romani per un momento di break dalla routine quotidiana e che vorranno godersi al fresco in una delle aree più belle di Roma. Inoltre, l’area free sarà ricca di moltissimi eventi e workshop gratuiti.

Gli ospiti di questa edizione

Durante la conferenza stampa si sono alternati Simona Sinopoli (presidente ARCI Roma), Alberto Giustini (ideatore del Festival Villa Ada – Roma Incontra il Mondo), Saro Lanucara (coordinamento Direzione Artistica), Carlo Testini (coordinatore Cultura ARCI Nazionale), Giuseppe Giannetti (coordinamento Direzione Artistica), Claudio Graziano (responsabile Immigrazione ARCI Roma) e Maura Crudeli (responsabile attività Extra Villa Ada). In conclusione di conferenza sono intervenuti anche Riccardo De Stefano di ExitWell e Peppe Lomonaco di Radio Sonica, oltre alla giovanissima presenza del duo Urbania che ha realizzato il jingle per questa ultimissima edizione di Villa Ada – Roma incontra il mondo.

Simona Sinopoli – Presidente ARCI Roma

Simona Sinopoli e Saro Lanucara
Simona Sinopoli e Saro Lanucara

L’apertura della conferenza stampa è affidata a Simona Sinopoli, presidente ARCI Roma. Il tema centrale de lei proposto è quello della cultura, dove per cultura non si comprende solamente musei e monumenti ma anche la valorizzazione del capitale sociale e culturale delle città.

«Fare cultura significa sapere, sapere è consapevolezza: consapevolezza dei propri diritti e del proprio essere all’interno nelle nostre città che sono un enorme laboratorio culturale. Nelle città è presente un enorme capitale sociale quali imprese culturali, associazioni e comitati di quartiere che devono essere valorizzati e supportati dalla Pubblica Amministrazione.»

Il Festival però non è un evento a sé stante. Esso rappresenta, infatti, il momento culminante delle attività culturali che sono portate avanti dall’ARCI ogni giorno dell’anno attraverso i propri soci, circoli, basi associative e progetti diffusi capillarmente nelle città. Molta attenzione è quindi riposta nei rapporti con la Pubblica Amministrazione per lavorare insieme alla semplificazione dell’accesso alla cultura. L’esempio londinese, dove la burocrazia in questo contesto è stata estremamente snellita, ha appunto favorito la proliferazione di luoghi di cultura e di sapere diffuso. Ma non si parla solo di cultura dei grandi eventi. Infatti, sono importanti e fondamentali anche gli eventi culturali nelle periferie che purtroppo, troppo spesso, sono abbandonante al loro destino. Come ARCI ci si auspica di portare festival diffusi su tutto il territorio e nelle periferie ma per questo, ribadisce, serve un grandissimo supporto da parte della Pubblica Amministrazione.

Alberto Giustini – Ideatore del Festival Villa Ada – Roma Incontra il Mondo

«Io non ho il dono della sintesi per cui vengo qui a dare solo il mio “in bocca al lupo” a coloro che proseguono un percorso che noi, anche in maniera sbarazzina quando eravamo giovani, abbiamo iniziato 25 anni fa.»

Così inizia Alberto Giustini che, insieme a Luca Bracci, è uno degli ideatori dell’ormai noto festival di Villa Ada. Un nome e una memoria storica della manifestazione che muove i suoi primi passi ben prima del 1993. Giustini sottolinea che non stati solo lui e Bracci le uniche menti del festival ma che sono stati accompagnati in questo lungo viaggio da Tiziano la Torre e da Olga Siciliani. Un lungo applauso segue le parole di Alberto:

«Olga Siciliani purtroppo c’ha lasciato lo scorso anno ed è come se il 25% di quella squadra, di quella formazione, fosse venuto meno.»

Alberto Giustini
Alberto Giustini

Secondo Giustini quest’anno si festeggia in realtà il 40ennale dell’estate romana, perché proprio nel 1978 ci fu la prima vera organizzazione e di articolazione di eventi e manifestazioni estive romane. Quella che lui stesso definisce una “rivoluzione gentile”.  Un lavoro di programmazione, direzione e preparazione che durava tutto l’anno. Il tutto fatto in un clima di reciproco rispetto evitando qualsiasi forma di concorrenza sleale tra festival. Purtroppo questa concorrenza negli ultimi anni ha portato ad un innalzamento di cachet artistici in questa città.

Anche se in questi 25 (o 40) anni tutto è cambiato, rimangono saldi due grandi valori: aver superato il concetto di classe dello spettacolo dal vivo e aver portato le periferie a muoversi verso il centro. Prima del 1978, i fondi della cultura dell’Amministrazione Capitolina provenienti dalle tasse venivano fruiti solo dalla parte più ricca e benestante della società romana. Da quel momento, invece, l’estate romana porta le periferie e porta gli strati più umili della nostra città a partecipare a queste nuove manifestazioni superando la cultura del quartiere.

Conclude il suo intervento con un caloroso invito a stare vicino ai coraggiosi di questa 25ima edizione perché molto è cambiato, il mercato è diverso e il pubblico ha nuovi gusti. Insomma una sfida non indifferente.

Saro Lanucara – Coordinamento Direzione Artistica del Festival

Maura Crudeli – Simona Sinopoli – Saro Lanucara
Maura Crudeli – Simona Sinopoli – Saro Lanucara
Urbania
Urbania

La scelta di avere Saro Lanucara al coordinamento della direzione artistica è stata sicuramente un’ottima scelta. Il suo intervento, oltre ovviamente ad affrontare il discorso musicale, si affida molto al lato più romantico della manifestazione (si definisce infatti ironicamente “Direttore Emotivo”), in un festival che già di per sé è carico di emozioni e di ricordi essendo la 25ima edizione.

Uno spirito che tende al romantico è stato il punto cardine nella scelta del concept, scelta che non esclusivamente legata a un discorso di marketing. Si è voluto quindi valorizzare il rapporto dell’isola con la città e con il pubblico che si è alternato negli anni, richiamando allo stesso tempo anche il rapporto con le istituzioni in questo scenario politico e sociale della capitale. La scelta è ricaduta sulle parole di De André, precisamente della canzone Amore che vieni, amore che vai del 1968 presente nell’album Volume III:

«Io t’ho amato sempre, non t’ho amato mai.»

Una manifestazione, che come dice Saro, è declinata sulle periferie, viste da varie prospettive e sfaccettature, ispirandosi per questo, ai fondamenti dei principi dell’ARCI. È infatti nei circoli ARCI di base, diffusi in tutto il territorio, che troviamo il fermento culturale. Non a caso il jingle è ad opera del giovanissimo duo di San Basilio, Urbania. Un po’ per gioco un po’ per sfida, si sono messi a disposizione. Questa collaborazione esprime a pieno quello che è il lavoro e la voglia di ricerca dell’ARCI sul territorio.

Carlo Testini – Coordinatore Cultura ARCI Nazionale

Carlo Testini
Carlo Testini

La conferenza stampa prosegue con l’intervento di Carlo Testini che riassume l’importanza e la situazione dell’ARCI a livello nazionale. Molteplici le difficoltà organizzative nell’ambito degli spettacoli dal vivo e la fatica a sopportare tutte le piccole e medie realtà che cercano di organizzare eventi culturale estivi (citando a tal proposito la Circolare Gabrielli). Da decenni l’ARCI si batte per il no-profit culturale. Oggi esiste fortunatamente una legge delega, approvata dal precedente governo, che in un passaggio riconosce un ruolo all’associazionismo in promozione sociale nell’ambito dello spettacolo dal vivo. Un passaggio straordinariamente importante che è una vittoria nel mondo del no–profit culturale. Ovviamente non basta la legge delega, ora serve un decreto attuativo, al momento però é tutto fermo in attesa del nuovo ministro (ndr speriamo bene).

Tornando alla manifestazione, per cui esprime palesemente la sua gioia nel vedere nuovamente confermata Villa Ada come location per Roma Incontra il Mondo, questa è una delle esperienze più longeve in Italia. Fortunatamente non è l’unica, due esempi sono il festival CarroPonte a Sesto S. Giovanni a Milano, un’altra grandissima chermes musicale, e Ferrara Sotto le Stelle.

Proprio grazie a questi appuntamenti estivi emerge il lavoro che si fa durante l’anno nei quasi 4000 circoli ARCI in tutta Italia, considerato che più di 2000 di questi circoli organizzano, con grandissima fatica, eventi musicali dal vivo.

Testini conclude ribadendo che il lavoro dell’ARCI di Roma e di tutti quelli che hanno lavorato e stanno lavorando a questa manifestazione è opera di grandi piccoli eroi, perché è davvero un’impresa difficile tenere in vita un evento culturale di questo tipo oggi nel nostro paese.

Giuseppe Giannetti – Coordinamento Direzione Artistica

L’intervento di Giuseppe Giannetti (direttore artistico circolo ARCI Trenta Formiche che negli ultimi 4 anni ha ricoperto diversi ruoli in Villa Ada – Roma Incontra il mondo) è incentrato sulla descrizione più tecnica e particolareggiata del programma e, nello specifico, sulla realizzazione del cartellone musicale:

«Questa edizione deve rappresentare ciò che ha animato i 25 anni della manifestazione.»

Completare un cartellone di ben 58 date e che sia in grado di mantenere un’attenzione costante per tutti i due mesi della manifestazione non ovviamente è un compito semplice. Per decidere quindi gli obiettivi di questa manifestazione gli organizzatori si sono chiesti:

«Cosa vuole rappresentare quest’anno l’ARCI Roma con questa manifestazione?»

Giuseppe Giannetti
Giuseppe Giannetti

Il tema centrale é chiaramente il 25imo anno di vita di Roma Incontra il Mondo come punto riassuntivo delle note che hanno animato il laghetto di Villa Ada. Creare quindi una continuità e un ponte con quella che è la storia della manifestazione iniziata nel 1993. Allo stesso tempo, però, si vuole dare un’alternativa duratura, vera e concreta all’estate romana. L’esperienza di Raniero Pizza, praticamente il padrone di casa, e quella di Luca Bracci (direttore artistico dal 1993 al 2013) ha permesso di riassumere queste intenzioni.

Si è riusciti così a creare un cartellone omogeneo che si rivolge a tutti, senza distinzione di genere musicale o di età e molto attento nuove tendenze della musica, soprattutto italiana, con l’intenzione di continuare il discorso su musica popolare, world music e musica etnica, anima della manifestazione dai primi anni della sua vita. Si dà comunque molta importanza a quello che è il genere che stra travolgendo le nuove generazioni, ovvero il rap. Tra i diversi nomi rappresentativi di questa nuova scena suoneranno dal vivo: Noyz Narcos, Tedua, Nitro e Willie Peyote

Sono stati poi annunciati due nomi non ancora in cartellone: il Canzoniere Grecanico Salentino, presenza storica e assidua all’interno di Villa Ada e Nicola Vicidomini con lo spettacolo Scapezzo collegato alla tradizione del cabert europeo che ci regalerà una serata molto divertente.

Dulcis in fundo, Giannetti ha aspettato proprio oggi per annunciare ufficialmente il nome più prestigioso di questa rassegna: ritorna Goran Bregović, un grandissimo artista che ha già regalato in passato serate magiche all’interno del laghetto di Villa Ada.

Per riassumere in poche parole: un festival donato a tutta la città di Roma.

Claudio Graziano – Responsabile Immigrazione ARCI Roma

Si è parlato molto di periferie e di solidarietà, due dei tanti temi che fanno parte dello statuto e delle attività dell’ARCI. Infatti i circoli ARCI si occupano anche di attività legate all’integrazione e all’accoglienza, due principi su cui si basa proprio la filosofia del festival: unire le diverse culture facendo incontrare le persone del mondo, le culture del mondo e le musiche del mondo.

Claudio Graziano
Claudio Graziano

Da diversi anni il 20 giugno, come ci racconta Claudio Graziano responsabile immigrazione ARCI Roma, è una giornata dedicata ai rifugiati. Insieme all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees) sarà una giornata all’insegna della solidarietà con #WhiteRefugees Live con Bombino. Oltre alla kermesse musicale che sarà il centro dell’iniziativa, sarà una giornata gratuita aperta alla cittadinanza e dedicata interamente ai rifugiati, alle loro mostre, laboratori e al loro cibo. Un’occasione per tantissima gente, Italiani e stranieri, per vivere la vera contaminazione tra culture sulla base della cultura e della musica e poter incontrare tante persone che si occupano, come l’ARCI di Roma, di accoglienza nella città capitolina.

«Una scelta coraggiosa pensando a quello che succede in Italia, a come la pensano molti italiani istigati male e educati peggio da una pessima politica.»

Claudio Graziani ribadisce anche lui un punto importante: ossia fare cultura nelle periferie visto che l’immigrazione e l’accoglienza spesso diventa un problema delle periferie. C’è il bisogno di parlare alla gente al di là dei pregiudizi e per ricostruire la comunicazione nei rapporti umani.

Maura Crudeli – Responsabile attività Extra Villa Ada

Oltre ai numerosi concerti, viene quindi presentata l’area free soprannominata D’Ada Park che rappresenta il fiore all’occhiello della fruibilità del festival. All’interno di questo spazio saranno ospitate tante realtà romane del terzo settore o di impresa più o meno tendente al sociale.

Maura Crudeli
Maura Crudeli

Per il terzo anno consecutivo, viene affidato a Maura Crudeli il compito di individuare le attività del D’Ada Park che si riconferma un’area libera, accessibile gratuitamente dalla mattina fino a tarda notte, ricca di elementi e di contenuti culturali, sociali, culinari e di intrattenimento e convivialità. Quindi letteralmente scouting in giro per Roma per individuare realtà nuove ed emergenti ma anche consolidate che sono vicine sia allo spirito di ARCI e sia allo spirito di questa grande manifestazione per portarle all’interno della villa, dargli un palcoscenico, dargli voce e permettere a queste realità di avere un proprio spazio. Tra le nuove collaborazioni, troviamo Radio Sonica, scelta non casuale visto che si distingue dal mainstream dando voce agli emergenti indi e non indi, che andrà in diretta streaming tutti i giorni per raccontare il festival.

Anche l’area free sarà dotata di un suo palcoscenico chiamato junior stage, la cui direzione artistica è affidata a Gianluca Lateana e Stefano Gatti, dove si esibiranno al tramonto, prima di lasciare lo spazio al main stage con il concerto della serata, artisti emergenti e nuove proposte. Si ritorna poi nuovamente sul junior stage a tarda serata per ballare e scatenarsi con alcune delle crew più acclamate della scena musicale romana.

Impossibile fare un elenco esaustivo di tutte le attività e gli eventi che popolano il D’Ada Park, per citarne alcuni: StudioNero terrà corsi di fonia e tecnico del suono portando i ragazzi a vivere direttamente il main stage, Il Giardino di Lulù centro estivo aperto ai più piccoli da lunedì al venerdì, Roma Sotterranea con le visite al bunker all’interno di villa, Bierò, Ti Meriti TempoSettimo Biciclettari GRAB con workshop e ciclo officina, Roma Creative Festival con una piccola arena cinematografica dove, oltre alle partite dei mondiali, si potrà assistere ad una selezione dei migliori cortometraggi del ultimi 8 anni in concorso nelle varie edizioni del festival e molti altri.

Sempre sul tema della sostenibilità abbiamo Yourban2030, ente no profit e laboratorio di idee, che ha come obiettivo quello di lanciare un messaggio sui temi caldi dell’ambiente usando il linguaggio artistico come strumento del suo racconto. Villa Ada sosterrà un progetto di grande visibilità a cura di SBAGLIATO,progetto artisticofondato nel 2011 da tre architetti e designers romani e sarà promotore di incontri di approfondimento e confronto sulla rigenerazione urbana, sulla green economy e sull’economia circolare. Insieme alla Onlus Navdanja International, da decenni protagonista delle più importanti battaglie sui temi dell’agroecologia e della biodiversità, affronterà anche il delicato tema dell’alimentazione, dell’uso dei pesticidi e delle conseguenze sulla salute umana.

Tra le nuove collaborazioni troviamo il collettivo di architetti Orizzontale che ha curato l’allestimento dell’area relax pensando a degli spazi relazionali particolari che evocano diverse realtà come un eliporto, un molo, un approdo e un gate attraverso il quale che entrerà nei 25 anni nella storia di Roma incontra il Mondo. Il tutto realizzato con materiali riciclati per la massima sostenibilità.

Conclusione conferenza stampa

Il compito di chiudere la conferenza stampa è affidato a Riccardo De Stefano di ExitWell e Peppe Lomonaco di Radio Sonica, ma prima di congedarci e avviarci al buffet, restiamo ancora qualche istante ad ascoltare il giovane duo Urbania con il suo brano Tulipani.

Ovviamente un ringraziamento speciale va a tutto l’ufficio stampa GDG Press per il lavoro svolto.

Andrea Cavallini

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